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Passare all’azione: da dove cominciare

Quante volte ti è capitato di avere tutto pronto: gli obiettivi, il piano e perfino le risorse e poi sei rimasta immobile, senza passare all’azione?

Siamo fatte così noi donne. Non ci basta mai e pensiamo di non essere abbastanza o di non conoscere tutto per procedere.

Fai quello che puoi, con quello che hai, nel posto in cui sei

Theodore Roosevelt

Questo aforisma dice molto. A volte rimaniamo impantanate per mesi. Confuse. E la situazione ci lascia senza energia. Prendiamo delle scuse e procrastiniamo sperando che arrivi una folgorazione.

Ma passare all’azione richiede forza di volontà e coraggio.

L’arte di passare all’azione

C’è un pensiero di Aristotele che recita: “Per prima cosa cercate di rendere i vostri ideali ben definiti, chiari, pratici, trasformandoli in obiettivi. In secondo luogo verificate se avete tutti i mezzi necessari per perseguirli: capacità, soldi, materiali, metodologie. In ultimo, fate in modo che tutti i vostri mezzi siano indirizzati al raggiungimento dell’obiettivo.”

Arte di passare all'azione

L’azione, nel mio metodo, è concentrata nel riprendere gli obiettivi e pianificare dando le giuste priorità ai passaggi sulla strada verso la realizzazione.

Pensa che troppo spesso trascuriamo il fatto che il nostro valore professionale deriva soprattutto dalle 3 attività più importanti che svolgiamo. Come la legge di Pareto: quel 20% che dà l’80% della resa. 

Per questo è essenziale individuare con chiarezza queste tre attività fondamentali e decidere di dedicare loro la maggior parte del nostro tempo.

Decidere di concentrarsi solo sulle attività più importanti cambia la vita. E ritorniamo al libro bellissimo che mi ha aiutato a diventare più efficiente: Una cosa sola di Gary Keller edito da TEA.

La parola più importante di tutte nel mondo del lavoro è: VALORE. Ancora una volta. Nel senso che è importante capire quale VALORE apportiamo al progetto, in ultima analisi al mondo. Questo è il SENSO che ci muove.

Da dove cominciare per agire

Da dove prendiamo la forza per AGIRE? Ancora una volta è questione di mindset e organizzazione. Ricordi nelle settimane precedenti cosa abbiamo detto?

Facciamo un breve ripasso. Se

  • abbiamo introdotto alcune piccole abitudini trasformative
  • abbiamo compreso il valore del tempo
  • conosciamo le nostre risorse e quelle di cui abbiamo bisogno

possiamo, anzi DOBBIAMO passare all’AZIONE.

Troppo spesso si continua a studiare, a progettare e si finisce con il rimandare l’inizio del nostro progetto.

Frasi del tipo: “Non sono ancora pronta”, “Devo ancora finire questa cosa”, “Faccio questo corso così poi ho tutti gli elementi”… Le avete già sentite?

Ho riscontrato che la difficoltà ad agire affonda le sue radici nel nostro modo di pensare. Sulla mia pelle, per anni, ho sperimentato

  • la paura di non riuscire
  • il senso di inadeguatezza o la più nota sindrome dell’impostore.

Entrambe sono riconducibili alla mancanza di autostima o alla scarsa fiducia nelle nostre potenzialità. Un cliente faticoso, un rimprovero sul nostro lavoro: a noi freelance, quando siamo soli, basta poco per metterci in discussione.

Per questo nel primo modulo del percorso FORTE RISATA cerchiamo insieme di capire quali valori ci caratterizzano, quali sono i nostri punti di forza su cui fare leva e quelli di debolezza che possiamo migliorare.

Cosa facciamo per passare all’azione?

Man mano che chiariamo i nostri obiettivi, passandoli dal filtro SMARTER che abbiamo visto nell’episodio precedente di News per Freelance e anche qui nel blog, è come se la rotta si facesse più semplice anche da seguire.

Quando nel percorso affrontiamo questa fase, nell’AZIONE rientrano:

  • il nostro allenamento quotidiano (mente, corpo, anima)
  • la pianificazione delle fasi da rispettare
  • la definizione del messaggio, perché se siamo bravissimi ma non sappiamo raccontarci, chi saprà di noi?
  • le tematiche attorno al nostro servizio, per non esaurire la linfa dei contenuti
  • quali canali/strumenti sono adatti alla nostra audience
  • il piano editoriale dei contenuti
  • il monitoraggio dei risultati
  • rettifica e ripeti.

Impariamo a mettere in campo tutto ciò che abbiamo appreso per VENDERE senza VENDERE, per creare contenuti davvero interessanti e dalla voce univoca per distinguerci dagli altri.

Questa azione non è possibile, se prima non abbiamo coltivato un nuovo mindset e preparato il percorso.

Il resto è dedizione, costanza e sperimentazione: sbaglio, correggo, rifaccio. Senza giudicarci. Richiede tempo e tanto impegno, ma si DEVE fare.

Potete ascoltare l’episodio corrispondente a questo post su Spreaker oppure sulla vostra piattaforma di ascolto preferita che trovare anche nella pagina copertina di News per Freelance.

Nel prossimo e ultimo episodio di questo SPECIALE ESTATE vi darò qualche idea per “blindare” i vostri pensieri e renderli il supporto per la vostra trasformazione, giorno per giorno.

Consiglio di Lettura: Fai di te stesso un brand di Riccardo Scandellari Dario Flaccovio (nuova edizione)